Pignalberi definito Diabolico ma ancora una volta a testa alta esce dal Processo

I fatti risalgono all’anno 2017, quando il cognato del Pignalberi sporgeva denuncia nei confronti dello stesso, per truffa ed appropriazione indebita.

Secondo il cognato, il Pignalberi avrebbe venduto la macchina Fiat Punto del suocero, apponendo una firma falsa e incassando 2.000 euro.

Dal 415 bis c.p.p. si legge che sul registro degli indagati era finito oltre al Pignalberi, anche il titolare di un’agenzia automobilistica per il reato di falso, avendo secondo l’accusa autenticato una firma del suocero del Pignalberi, successivamente alla sua morte.

All’udienza di questa mattina (17 luglio 2023), il Giudice monocratico del Tribunale di Cassino Dott. Principe ha strappato la posizione del Pignalberi, difeso dall’Avv. Mariano Giuliano e ha inoltrato gli atti per l’udienza preliminare per il solo coimputato, al fine di verificare se la firma apposta sul lato fosse del suocero di Pignalberi.

Il cognato del Pignalberi per avere voce sulla vicenda si era rivolto addirittura alla trasmissione Le Iene, unitamente alla suocera e alla cognata dello stesso, quest’ultima definendo il Pignalberi “DIABOLICO”.

Il racconto dei familiari lasciava gli Italiani a bocca aperta e anche con molti dubbi sulla personalità del Pignalberi, essendo proprio gli stessi parenti di quest’ultimo a lamentarsi e a denunciarlo.

Invece, la suocera del Pignalberi ometteva di spiegare che fosse separata con il marito e che tra loro vi fossero reciproche denunce, come peraltro il cognato del medesimo non riferiva che in 20 anni non aveva avuto più contatti con il suocero del Pignalberi, non essendo neanche figlio legittimo dello stesso.

Raggiunto telefonicamente, Pignalberi si mostrava soddisfatto.
Lo stesso ha voluto precisare:
” Questa volta i nemici non possono affermare che le persone non sono state intervistate dalla redazione le Iene, perché la vicenda di mio cognato ecc. ha avuto un gran boato.
Ancora una volta dedico alla mia famiglia questo risultato, in particolar modo a mia moglie e ai miei figli, i quali hanno subito attacchi da persone che sarebbero dovute essere solidali con loro.
Un ringraziamento va anche alle persone a me vicine, ai miei amici, al partito e al mio legale”.

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