Fabrizio Pignalberi di nuovo in tribunale. E, ancora una volta, incassa una sentenza di assoluzione. Il giudice monocratico del tribunale di Frosinone Dott. Quadrino ha assolto il leader di Più Italia Fabrizio Pignalberi, finito sotto processo con l’accusa di essersi appropriato indebitamente della somma di 3.900,00 euro.
L’indagine era stata avviata, a seguito di una denuncia promossa contro il leader di Più Italia per truffa e appropriazione indebita, da un Carrozziere di Artena, Antonino Scaccia. In origine, il pm Vittorio Misiti aveva richiesto l’archiviazione. Ma, in seguito all’opposizione all’archiviazione presentata dalla parte offesa, il giudice preliminare confermava che non vi era reato di truffa, ma tra la Procura e il Monocratico vi è stato un corto circuito costato a Pignalberi un processo.
Per l’incidente con truffa, Pignalberi chiamò in sua difesa il vescovo di Velletri perché accusato di una cessione del credito per la riparazione di un’auto, tanto che il leader e’finito a processo per il reato di truffa conseguente a un incidente stradale e alla successiva riparazione della vettura.
Escusso il leader, difeso dall’avvocato Mariano Giuliano, ha ricostruito i fatti, passo dopo passo, facendo cadere in contraddizione lo Scaccia, il quale durante l’interrogatorio addirittura dichiarava di non aver mai ricevuto assegni da Pignalberi.
Un controllo più approfondito ha fatto emergere che lo stesso Scaccia aveva regolarmente incassato gli assegni e fatto di suo pugno una cessione di credito per pagare la parcella onoraria al Presidente Pignalberi.
Il Giudice Giovanni Quadrino in data 23.12.21 ha pronunciato un dispositivo di assoluzione per il leader. Il carrozziere Scaccia rischia ora una querela per calunnia.
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